La donna di troppo, di E. Pandiani
2014
Protagonista di questa storia ambientata a Torino è una poliziotta privata, Zara, un tempo arruolata nella polizia scientifica. Oltre ad un’agenzia investigativa, Zara è contitolare di un locale alla moda gestito dal suo compagno, nero, il che le crea qualche (stucchevole) problema col padre. La vicenda riguarda un’indagine specifica, la scomparsa del figlio di un importante industriale. Come in ogni giallo d’azione che si rispetti, la storia si dipana tra un certo numero di colpi di scena. La scrittura procede senza intoppi, come mi piace in un giallo, scorrevole, senza troppi fronzoli, non eccessivamente incalzante e nemmeno, al contrario, con digressioni e lungaggini, che a volte creano un atmosfera, ma che più spesso mi danno fastidio. La protagonista ha una sua personalità, l’autore sa come mescolare ingredienti alla moda. Tuttavia ci sono alcune cose che non mi hanno convinto per nulla. La prima è che certi ingredienti “alla moda” sembrano un po’ troppo alla moda: di questi in un libro si dovrebbe fare un uso molto parco, secondo me. Ma la principale è che a un certo punto la protagonista mi ha dato l’impressione di essere con un livello di perspicacia ben al di sotto della media: in parecchie situazioni viene voglia di dirle se non si accorge di quel che sta per succedere, il che non è il massimo in una trama gialla. Sta di fatto che la maggior parte delle volte viene salvata, in una situazione senza apparente via d’uscita, o dall’arrivo dell’angelo vendicatore, o più spesso dalle sue doti di praticante di aikido. Sinceramente, non il massimo. Ci sorprende soltanto nel colpo di scena finale, che però appare un pochino sforzato. Devo dire tuttavia che, se si è in un periodo in cui alla lettura non si chiede di incontrare grandi libri, ma storie ben scritte e che scorrono, questo si può anche prendere in mano (o scaricarlo su Ipad…) senza poi pentirsene troppo.
Non lo metto in lista, di fuffa ne leggo già tanta ahimè e le tue parole, al di là del mero intrattenimento, non sono tanto incoraggianti bacioni