Paura, di Stefan Zweig

feb
2013
03

scritto da on Recensioni

4 commenti

Paura di Stefan Zweig è un romanzo breve su cui sono “inciampato” leggendone la recensione nel mio blog preferito. Non conoscevo Zweig, di cui ho scoperto, grazie a questa lettura e la curiosità che mi ha suscitato, la vita avventurosa terminata con la tragedia del suicidio, la grande produzione letteraria, la notorietà ai suoi tempi. La lettura comincia in maniera promettente: molte sono le intuizioni e le gemme psicologiche nella descrizione della protagonista …  ovunque le era venuto incontro l’aspetto carezzevole del mondo, ovunque trovava premure, tenerezza, amore quieto e rispettosa protezione: lei tuttavia, senza sospettare che quel carattere misurato dell’esistenza non dipendeva dagli oggetti esterni, ma era sempre e soltanto il riflesso della sua intima incapacità di legarsi sul serio, aveva la sensazione che quell’agio la defraudasse della vita vera. Questo è solo un piccolo esempio, se ne potrebbero fare altri (vedi Stravagaria, sotto la categoria libri, post di Giovedì 1 Novembre). Tuttavia, devo confessare che la lettura del libro alla fine mi ha deluso. Intanto, lo stile spesso è piuttosto barocco (cercano di tessere con pazienza la tela della quotidianità anche utilizzando il sentimento più inconsueto fino ad arrivare al terribile guardare nella canna di una pistola, in quel cilindro nero dove si annida la morte). Poi la vicenda in realtà secondo me in molti punti si trascina un po’. Il finale, prevedibilissimo, almeno in parte, è preannunciato abbastanza presto, la presunta tensione psicologica del racconto annacquata dal fatto che solo la protagonista sembra non aver capito … il che però non mi sembra una scelta consapevole dell’autore. Secondo me un racconto, e non un romanzo breve, avrebbe potuto narrare la stessa vicenda con ben altra efficacia.

4 comments on “Paura, di Stefan Zweig

  1. polimena on said:

    Ma sei tu il Roberto/Nicola? Questo libro mi intriga moltissimo, l’ho anche sul ereader. Aspetta solo il momento giusto per essere aperto. Poi ripasserò da qui ;)

    • admin on said:

      Sì, sono io. Ho conosciuto il tuo sito tramite Vivi-Stravagaria, di cui ammiro l’estrema eleganza della prosa e l’acutezza delle recensioni. Eppoi siamo anche amici… Ti seguo perché apprezzo l’evidente amore che hai per i (bei) libri, e perché dai tuoi commenti capisco se un libro mi può interessare oppure no.
      Oggi ero a fare una presentazione in libreria e mi è caduto l’occhio su Indignatevi! Dopo un minuto era nella mia borsa (ho lo scontrino, stai tranquilla!)

      • polimena on said:

        Ah mi raccomando lo scontrino…Poi mi dirai. E’ un libello appassionato ma non so, ROBERTO, forse siamo cresciutelli per certe cose? Io per lo meno, tu non so. Viviana l’ho conosciuta personalmente, un caffè e una presentazione di un libro e tante chiacchiere via internet. E’ proprio una bella persona ;)

        • admin on said:

          Bene, visto che lavoro a Milano, potremmo forse organizzare un caffè anche per noi. Magari con Viviana… Ciao

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