La mentalita’ dell’alveare, di Vincenzo Latronico
2013
Vincenzo Latronico può essere considerato un enfant prodige della letteratura italiana. Nato nel 1984, ha al suo attivo già un numero considerevole di libri (Ginnastica e rivoluzione (2008), Linee guida sulla ferocia, in Working for Paradise (2009), La cospirazione delle colombe (2011), Narciso nelle colonie. Un altro viaggio in Etiopia (2012), La mentalità dell’alveare (2013)), nonché collaborazioni varie con siti, trasmissioni radiofoniche ecc ecc. Ha la non tanto segreta passione, o meglio mania, di leggere avidamente il blog di Beppe Grillo, e da questa passione nasce il suo ultimo libro, La mentalità dell’alveare. In realtà, come lui stesso ha raccontato durante la presentazione nella libreria Feltrinelli in Piazza Duomo a Milano, il tutto è nato dalla sua frustrazione di non riuscire a spiegare ai suoi amici in Germania (dove vive, almeno parte dell’anno) il suo pensiero sul movimento 5 stelle. Per uno come lui è diventato quindi naturale provare a farlo in forma scritta. La scelta è caduta sulla forma romanzata, che forse gli veniva più naturale rispetto al saggio. Così ha scritto il libro in meno di un mese (io credo che non mangi e non dorma) anche saccheggiando un po’ di idee dal romanzo che aveva in gestazione… in effetti ho incontrato Vincenzo per una presentazione congiunta alla Libreria Assaggi di Roma, e allora mi aveva parlato del romanzo tuttora incompiuto, non della Mentalità: siccome l’ho incontrato a Marzo, non racconta una bugia quando dice che l’ha scritto in un mese…
Comunque la storia è ambientata in un futuro non lontano, in cui la rete dei volonterosi ha preso il potere in Italia. Protagonista una coppia di militanti (con coprotagonista un’altra coppia) e fatto che dà spunto al romanzo una nuova legge, che proibisce il pignoramento della prima casa (e qui Vincenzo è diabolico, visto che qualche giorno fa il governo Letta ha avuto la stessa idea). Questa legge ha come effetto l’immediato rialzo dei mutui sulla prima (e solo sulla prima) casa, cosa che rende impossibile ai giovani protagonisti l’idea di comperarsi una casa. A meno che… ecco che a uno dei due viene l’idea, potremmo dire una soluzione all’italiana, di fare in modo di comprare una prima casa che non risulti formalmente la prima… trucco certamente non molto complicato, e nemmeno formalmente illegale. E trucco che l’inventore decide di condividere in rete… da qui parte tutta la storia, che chi vuole si leggerà.
Consiglio certamente di leggere questo libro, e non solo perché condivido con Latronico molte delle idee che gli ho sentito esprimere sui pericoli di un movimento come quello dei volenterosi. Apprezzo molto la sua facilità di scrittura, ammiro soprattutto la sua fluidità narrativa, il suo talento di romanziere: è da qui che nasce la capacità di convertire un tema di passione civile in un romanzo-pamphlet. Apprezzo infine la sua incredibile cultura, e la sua disinvoltura nell’addentrarsi in descrizioni di mondi molto lontani tra loro, ma questo è molto più evidente nel suo altro libro che ho letto, La congiura delle colombe. Che parla anche di teoria dei giochi, il che spiega perché ci siamo incontrati…